Care lettrici e cari lettori,

siamo in Agosto, sono in ferie e l’orologio segna le 6:00.. del mattino..e ancora non mi riconosco!!!

La morning routine mi ha letteralmente cambiata!!!

E pensare che il mio obiettivo era semplicemente migliorare le mie giornate.

Scrivo questo articolo in continuazione con il precedente ispirata da un commento che mi ha lasciato la follower Ele sotto ad un post della mia pagina Instagram.

Ele mi chiede di raccontare il mio personale percorso, le prove e gli errori,  e come sono arrivata a capire cosa funziona per me.

Innanzitutto sono partita da una situazione di insoddisfazione.

Non ero triste, né  depressa, ero in salute, avevo il mio lavoro, la mia casa, il mio matrimonio,  i miei gatti 😄.. ero felice… ma sentivo che le mie giornate potevano essere migliori!!!

Le mie mattine erano tragiche.. posporre  la sveglia era la mia specialità,  e quando mi decidevo ad aprire gli occhi ero già  in ritardo…caffè (raffreddato, preparato dal marito al suo risveglio).. corsa in bagno, corsa per prepararsi  e corsa in auto.

Al lavoro mi riprendevo, ero adrenalinica e produttiva, lasciavo i pensieri e l’insoddisfazione  a casa… che mi aspettavano comunque per l’ora di pranzo.

I pomeriggi erano dedicati alla casa, all’attività  fisica, agli extra e agli affetti.. il tutto rigorosamente di corsa. Ciò  che più  odiavo  era il dover fare delle scelte e rinunce.. casa da pulire? O allenamento? Allenamento? O al parco con i nipoti? Estetista? O saluto alla mia famiglia? E quando leggo quel libro? E quando guardo quel video corso? Etc etc..

La sera era il mio momento preferito, mi buttavo letteralmente  sul divano.. ero sempre stanchissima fisicamente e mentalmente; questo mi portava a chiedermi come mai, infondo dormivo tanto, svolgevo un lavoro “da scrivania” ed avevo 30 anni.

Dottor Google mi fece notare che potevo essere stressata, strano, ricordo che pensai, non mi sento stressata e non faccio una vita così  stressante.

(Chissà  che idee avevo sullo stress)

Comunque, mi imbatto in articoli sulla meditazione,sul libro The Miracle Morning, su liste di benefici nell’alzarsi prima del solito…etc etc… di questi argomenti ho già  scritto.

Meditazione.. http://iononhotempo.com/meditazione-vi-racconto-la-mia-prima-esperienza/

The Miracle Morning..http://iononhotempo.com/recensione-libro-the-miracle-morning-di-hal-elrod/

Benefici.. http://iononhotempo.com/la-morning-routine-che-funziona/

Primo giorno di Miracle Morning… sveglia alle 7 del mattino (per me era come alzarsi all’alba)..sono carica, motivata, faccio i SAVERS elencati nel libro, cronometrati e nell’ordine esatto.

Nonostante provassi piacere, l’entusiasmo calò.. ricaddi a breve nelle vecchie abitudini; e di nuovo, insoddisfazione, stanchezza, corse.

Rilessi  il libro dopo mesi di prove e fallimenti, per ritrovare la motivazione, ma questa volta personalizzai  i SAVERS, come per esempio leggere durante la colazione.

Mi dava gioia, mi faceva sentire come se vivessi in vacanza, quella mezz’ora era pura pace. 

Pensavo proprio a quel momento quando suonava  la sveglia, per superare la tentazione  di ributtarmi  a letto.

Ma, ahimé,  un giorno quella tentazione vinse, ed anche il giorno dopo, e quello dopo ancora.

Metto da parte la Miracle Morning, e mi prendo del tempo per riflettere…

Arrivo alla conclusione che prima di inserire una routine per me stessa, dovevo crearne una per le attività giornaliere.. le faccende domestiche erano quelle che avevano più  bisogno di una disciplina, così  iniziai ad alzarmi prima per svolgere delle mansioni.

Queste mansioni mi alleggerivano dagli impegni pomeridiani, dalle maratone del week end, era tremendamente soddisfacente rientrare all’ora di pranzo in una casa in ordine e grossomodo pulita.

Ok è  fatta penserete voi, niente di più  falso.

Mentre mi impegnavo a mantenere il ritmo di questa nuova routine lottavo con vari trucchetti che  mi permettessero di alzarmi la mattina.

Sveglia lontana dal letto… funziona per un po’,  poi un giorno mi alzo, la spengo, ritorno a letto.. e da allora  il mio cervello impara la nuova cattiva abitudine.

Doppia sveglia, una vicina ed una lontana, per un po’  credo di aver trovato l’escamotage  perfetto… ma niente… dopo un po’ vinse la cattiva abitudine.

Tripla sveglia, orologio al polso che vibra..  così , penso, è  meno traumatico il risveglio, e dopo due minuti la sveglia vicina, dopo altri 2 minuti la sveglia lontana… stesso copione di prima.

App che ti sveglia nel momento in cui hai il sonno leggero, mettendo il cellulare  sotto al cuscino… questa era bella eh? Funzionava.. ti svegliavi  dolcemente. Ma il mio cervello continuava a trovare modi di raggirare gli ostacoli  e di tornare a dormire.

E così, per l ennesima volta, ricado nel mio vecchio schema fatto di mattine  confusionarie e quindi giornate confusionarie.

Marzo 2020.. lockdown.

Dopo aver invertito il giorno con la notte durante la prima settimana, decisi più  seriamente che mai che quella era un’occasione unica (spero) in cui avere tutto quel tempo a disposizione.

Sapevo ormai che se volevo migliorare la mia vita, dovevano migliorare le mie  giornate… e la responsabilità era solo e soltanto mia.

Dovevo agire si,  ma ascoltandomi, trattandomi con gentilezza e amore, proprio come farei con una persona a me cara.

Ogni sera chiedevo a me stessa cosa avrei voluto fare l indomani, pulire il cassetto delle posate, fare una pedicure..poche cose, per esempio una per categoria..e lo scrivevo. Questi post-it giornalieri  erano la mia guida.

Ogni giorno cronometravo le mie azioni e le segnavo.

Ogni  mattina scrivevo come avrei voluto  sentirmi quella sera, calma, felice, innamorata, orgogliosa, aaah…il potere della scrittura, è  magico, credetemi.

La sveglia partì  alle 8.00 la prima settimana, (2 sveglie, una lontana dal letto, l’altra  in bagno) poi la anticipai  alle  7.30 perché  aggiungevo attività  alla mia morning routine, poi 7.00, poi  6:30, 6:00… il miracolo era avvenuto, avevo consolidato la mia morning routine, ed era vero ciò  che avevo letto… fa sembrare ogni giorno Natale.. si va a letto con quella voglia  ed euforia tipica dei bambini perché  si ha voglia e gioia di vivere le giornate, indipendentemente dalla lista di cose da fare, noiose o brutte, è  lo stato d’animo che cambia.

Ele mi ha fatto riflettere dopo il suo commento, credevo di aver consolidato la routine ,proprio in quel periodo,semplicemente perché  avevo più  tempo, ma non è  solo questo il motivo.

È stato il pensare a se stessi, eh no.. non intendo l’egoismo, ma l’ amor proprio.

Quindi svolgiamo questo piccolo compito, carta e penna, scriviamo una sola cosa che vorremmo fare quel giorno per noi , piccola, grande, breve, lunga.. ognuno  di noi sa cosa è  fattibile,  e scriviamo anche come vorremmo sentirci a fine giornata.

Ogni giorno, anche se siamo stanchi, facciamolo.. ci prende meno di 1 minuto.

Io terminerei  qui per oggi, se siete interessati alle attività  che svolgo nella mia morning routine, sarò  lieta di accontentarvi. 

Fatemelo sapere.

Grazie mille.

Alessia.

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