Salve lettrici  e lettori.
Abbiamo tutti presente quel momento in cui leggiamo una mail e ci diciamo: “rispondo dopo” …vero?
Oppure quel momento in cui finiamo il rotolo di carta igienica e ci diciamo “lo rimpiazzo dopo”.. si?!
A cosa ci portano queste risposte che il nostro cervello ci fornisce automaticamente?
 Sicuramente la prossima volta che avremo bisogno del bagno, ci accorgeremo solo dopo averlo usato, che manca la carta igienica, perché non si rimpiazza da sola.. come crede mio marito…😅
e quella mail a cui non abbiamo risposto ci porta a vari scenari.. o ce ne saremmo dimenticati,  o si è  aggiunta nella lista delle 1000 cose da fare ( se ne abbiamo  una) o peggio ancora, il pensiero di ricordarsene ci ronza nella testa.
Collegandomi al discorso sulla percezione del tempo, di cui ho scritto Quispesso ci troviamo a rimandare delle azioni perché  ci sembra che ci voglia troppo tempo, per poi scoprire che non è  quasi mai così. 
La regola dei 2 minuti è  semplicissima: 
Se un’azione richiede meno di 2 minuti, falla subito!
David Allen
È  basata sull’idea che spesso ci vuole più  tempo per pianificare qualcosa che farla, quindi meglio passare all’azione e tenere la mente più libera.
Come applicarla?  
 Quando si presenterà  un’azione chiediti :”ci vogliono meno di 2 minuti?” 
Se sì.. falla e basta!
All’inizio forse non saremo bravissimi a quantificare le azioni, ma con un po’  di impegno diventeremo più  efficienti.
È  un abitudine che può  migliorare la vita, una mente più  libera è  il primo passo per una vita più  organizzata!
Provaci oggi, subito.
Aspetto di conoscere le vostre esperienze.

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