Salve lettrici e lettori,
questo articolo non sarà il riassunto del libro di Marie Kondo “il magico potere del riordino” ma è  la mia esperienza  dopo 3 anni dalla lettura. 
Se vi interessa un articolo che parli del metodo, scrivetelo  nei commenti, sarò  lieta di accontentarvi.
Premessa: sono sempre stata una persona ordinata,  quasi maniacale agli occhi di chi è disordinato, a me viene in modo naturale assegnare un posto per ogni cosa e mantenere l’ordine dei miei ambienti; ma nel 2017 affrontai il primo trasloco  della mia vita.
FU UN INCUBO!!!
La verità  sul motivo per cui mi lamentavo spesso del non avere abbastanza  spazi..abbastanza mobili.. abbastanza accessori per organizzare, mi prese a schiaffi in piena faccia in quel  periodo, AVEVO TROPPO E NON BUTTAVO NULLA.
Io avevo un problema, ero un’ accumulatrice. 
La mia casa non era come quelle che si vedono nel programma “sepolti in casa”, quindi non ci facevo caso alla roba che avevo.
Non conoscevo l’arte del decluttering né la parola minimalismo.
Per me erano concetti assurdi, avevo solo bisogno di una casa più grande, con mobili più  grandi e ben organizzati.
Per farla breve, dopo il trasloco, lessi il famosissimo libro che promette di trasformare i nostri spazi  e la nostra vita, garantendo, secondo la filosofia zen, dei vantaggi spirituali   quali l’aumento della fiducia in sé stessi, liberare la mente, sollevare dall’attaccamento al passato, valorizzare le cose preziose, indurre a fare meno acquisti inutili.
Vivere nel disordine invece significa voler allontanare il momento dell’introspezione e della consapevolezza.
Non applicai subito il metodo, era come se avessi paura, paura di cambiare, di affrontare il problema dell’attaccamento alle cose, perché  si cambia , scrive Marie, e non si torna più  indietro.
Era settembre, il mese dei buoni propositi, ed iniziai.
Il mio percorso  è  durato 8 mesi.
È  stato difficile? Si.
Altalenante? Molto.
Faticoso ? Certo.
Forse perché  lavorando il tempo rimanente era quel che era.
O forse perché  avevo troppa roba.
Oppure perché trovo le troppe “faccende” domestiche uno spreco di tempo.
Il dato di fatto è  che personalmente ho fatto fatica.
Ma ne è  valsa la pena.
Ora, a distanza di 3 anni ,sono una persona nuova, migliore.
Gli effetti arrivano subito, già  dopo la prima categoria, ed è  un crescendo continuo.
La mia casa ora è  leggera, così  come la mia mente; ho imparato a curare, me, la casa, le relazioni; non spreco tempo e soldi compro solo il necessario; do’  più  valore a ciò  che mi fa stare bene..
                              …la vita vera comincia dopo aver riordinato!
                                                          (Marie Kondo)
Grazie per aver dedicato del tempo a questa lettura!
Fatemi sapere le vostre esperienze in merito, se vi va!
Ciao.
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